Cava de’ Tirreni
L’Abbazia della SS. Trinità, fondata nel 1011, influenzerà la produzione sia in termini quantitativi che per quanto riguarda gli stili della decorazione. Nelle documentazioni rinascimentali sono poi copiosi i riferimenti ai maiolicari cavesi e alle loro fornaci, come testimonia nel secolo XVI l’istituzione del “Catasto Onciario dei Ceramisti di Cava”. Ai secoli XV e XVI risale poi l’origine della produzione della ceramica più propriamente artistica, che si rifaceva agli stilemi della tradizione napoletana.
Tre sono i nomi, in particolare, di cui si ha notizia: Matteo Cassetta, Angelillo Loffredo e Mazzeo di Stasio. Quest’ultimo, ad esempio, fornì “3.000 quatrelli de creta” – dipinti a più colori, con prevalenza dell’azzurro e con lo stile a penna di pavone – al Monastero di S. Severino, a Napoli, e realizzò il pavimento in riggiole del Monastero di S. Giorgio di Salerno, nonché numerosi corredi per farmacia. Con l’Ottocento aumenta la richiesta di pavimenti in ceramica, le riggiole, per chiese e civili abitazioni. Oggi l’attività degli artigiani che operano a Cava de Tirreni si caratterizza per la ricerca innovativa volta alla reinterpretazione ed al recupero della gestualità e della manualità degli antichi maestri.
Notevole è l’oggettistica, ma Cava è famosa soprattutto per la produzione di rivestimenti e pavimentazioni esportati in tutto il mondo. Nei motivi decorativi geometrici o floreali, come negli effetti cromatici, è evidente l’ispirazione alla tradizione ed all’arte della maiolica campana.
Cava de' Tirreni
Tra le maestose Montagne di Cava, custodisce una tradizione ceramica affascinante. Le ceramiche di Cava sono un’ode alla perizia artigianale, con sfumature cromatiche che rapiscono gli occhi.